Prendersi la responsabilità di essere una coppia felice

Direzioni da prendere Direzioni da prendere Sabrina Ciccarelli

 

Soluzioni pratiche per gestire le relazioni: piccoli suggerimenti per vivere meglio la coppia

Il primo ingrediente che può aiutare a rendere più soddisfacente una relazione sentimentale è sicuramente "prendersi la responsabilità di essere una coppia felice".

 

La prima cosa che possiamo fare è interrogarci sulla salute delle nostre relazioni per poi cercare di apportare quelle piccole modifiche alla rotta che ci consentiranno di ripartire con più consapevolezza. 

Da dove iniziare? Cosa potremmo fare, noi, oggi, per rendere migliore la nostra relazione?

Potremmo cominciare il nostro lavoro di restyling della coppia iniziando con il prenderci tutta la responsabilità della nostra relazione. 

"Io non posso fare molto, è lui/lei a sbagliare?” "Io le ho già provate tutte" "Sono sempre io a dovermi rimboccare le maniche, mentre lui/lei non fa niente!"

Queste sono alcune fra le obiezioni che più spesso mi sento rivolgere in stanza di terapia.

Il problema non siamo mai “noi”, ma quasi  sempre “l’altro”

Sono anche le obiezioni sulle quali mi piace lavorare da subito, poiché è facilmente dimostrabile che, nella stragrande maggior parte dei casi, anche l’altro ha la stessa idea di noi!

Il vantaggio di lavorare con entrambe i membri della coppia è sicuramente quello di mettere subito a confronto i rispettivi punti di vista e di poter agire prima possibile per cambiare la prospettiva dalla quale si guardano le cose.

Anche senza andare in terapia e restando comodamente seduti sul nostro divano, possiamo iniziare la nostra riflessione sulla nostra coppia, cercando di allenare la nostra mente a cambiare ottica. Se vogliamo risolvere le nostre difficoltà e i nostri conflitti da qualche parte dobbiamo pure iniziare e partire da noi stessi rende le cose molto più semplici.

Prendere la responsabilità della bontà delle nostre relazioni, cominciare da ciò che possiamo fare vuol dire accettare il fatto che l'altro non sia sotto il nostro controllo, non sia un'area di miglioramento sulla quale posso agire in modo diretto, mentre invece il mio comportamento lo è: su me stesso ho pieno potere.

Se siamo tristi, annoiati, delusi, arrabbiati, è nostra precisa responsabilità alzarci da dove siamo seduti, fosse anche il comodo cuscino delle nostre certezze, e provare a cercare di ristabilire l’equilibrio che desideriamo per noi stessi e per l'altro. 

Agire per cambiare le dinamiche di coppia vuol dire muoversi per ottenere un comune vantaggio, non importa chi sia il primo a muovere la ruota del cambiamento! 

Una regola che dovrebbero insegnarci alla nascita è non aspettarsi mai che siano gli altri a risolvere i problemi al posto nostro.

A Roma circola un vecchio detto: “Uno c’è morto, aspettando”... questo modo di dire non ha bisogno di tante spiegazioni. Un errore comune facciamo, invece, è quello di scoraggiarci dopo alcuni, o molti tentativi fatti per migliorare la situazione, e mettersi in attesa che sia l'altro ad occuparsene. Pensare di essere vittime dell'altro, credere di non avere il potere di cambiare le cose, aspettare che il tempo passi e magicamente risolva le nostre sofferenze, equivale a cadere senza lottare, quando le cose non funzionano più. 

La mia idea è che invece sia necessario combattere per ottenere delle relazioni felici e che occorra farlo con determinazione, costanza e coraggio. 

Siamo noi che scegliamo con quale atteggiamento affrontare le situazioni che complicano la nostra vita di coppia. Possiamo accettarle, sfuggire il confronto, cercare lo scontro accusando l'altro. A seconda di come decideremo di muoverci dipenderà la qualità delle nostre relazioni. 

Sentirsi responsabili di come ci si sente e di come agiamo nel mondo è il primo ingrediente per essere felici e per far sì che una relazione goda di buona salute: nessuno può essere la causa del nostro malumore, della nostra rabbia, delle nostre preoccupazioni, se non siamo noi a permetterlo. Siamo noi che apriamo la porta alla persona che in quel momento ci sta chiedendo ciò che non siamo disposti a dare, o che ci sta dando ciò che non desideriamo ricevere. Siamo noi che abbiamo il potere di dire Si o No. Perdere questo potere, e dare la colpa all'altro di ciò che accade nella nostra vita, vuol dire mettersi nelle condizioni di rinunciare a forgiare il nostro percorso, che invece ha bisogno di attenzione e cure continue da parte nostra.

Se non iniziamo da subito a curare il nostro mondo interiore, senza aspettarci che sia qualcun altro a farlo al posto nostro, saremo sempre destinati a fallire e ad avere delle relazioni sofferenti e complicate. 

Non è facile iniziare a ragionare in questi termini, perché prendersi la responsabilità delle nostre emozioni, dei nostri sentimenti, delle nostre azioni, vuol dire prenderci cura di noi stessi. Vuol dire sapere di meritare il meglio, e muoversi per ottenerlo, e magari non siamo abituati a ragionare in questi termini. Superare le insicurezze, guardare i nostri limiti, riconoscere i nostri sbagli, e volerci bene a prescindere, nella pratica non è cosa semplice. Amare noi stessi, se non ci hanno insegnato a quando eravamo bambini, non è una questione facile, né immediata, e le storie che ascolto nel mio studio lo testimoniano; ma alzare la propria autostima, nutrire il nostro amor proprio e diventare responsabili della nostra esistenza è senz'altro un'operazione possibile e alla portata di tutti. Posso iniziare il mio cammino con un piccolo passo: prendermi io la responsabilità. Se solo io sono responsabile di ciò che sento, di come agisco, di ciò che accade nel piccolo cerchio magico delle mie relazioni, allora avrò una buona probabilità di ricalibrare le mie aspettative e di migliorare le mie comunicazioni. Non prometto che la sofferenza si cancelli automaticamente dalla nostra vita, ma sono certa che cambi totalmente il nostro modo di rapportarci con la difficoltà e la sofferenza. E questo, credetemi, fa tutta la differenza! 

Una frase che ho sempre amato racchiude tutto questo pensiero in poche righe:

"Non perdiamo tempo ad inseguire le farfalle. Curiamo il nostro giardino con amore e dedizione, tutte le farfalle più belle verranno a trovarci"

Possiamo iniziare a volerci bene in qualsiasi momento della nostra vita, è solo una questione di allenamento! 

Nel prossimo articolo suggerirò il secondo ingrediente essenziale utile alla nostra riflessione sulla coppia :)

 

 

 

 

 

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